Com'è nato OpenOffice.org 2.0
OpenOffice.org 2.0
rappresenta un passo in avanti significativo dal punto di vista della
facilità d'uso e dell'interoperabilità, e dà vita
a una nuova generazione di suite per ufficio completamente svincolate
dai formati proprietari dei file, a vantaggio degli utenti, siano essi
individui, aziende o enti governativi. Il rilascio della beta, con le
sue numerose e importanti novità, conferma – se mai ce ne
fosse stato bisogno – il livello di qualità e
affidabilità a cui è giunto il software libero.
Le linee guida che hanno ispirato lo sviluppo della nuova versione
Queste sono le linee guida che hanno ispirato lo sviluppo di OpenOffice.org 2.0:
OpenOffice.org 2.0 ha un aspetto diverso, più facile e immediato per chi si avvicina per la prima volta alla suite. Le modifiche riguardano la struttura dei menù, le barre degli strumenti, l'interfaccia utente, la terminologia e la disposizione delle finestre. Inoltre, è stato ridotto il numero dei movimenti del mouse necessario per eseguire le operazioni, ed è stato individuato un modello coerente per tutti i moduli di OOo senza emulare le applicazioni concorrenti.
Infine, OpenOffice.org 2.0 offre prestazioni migliori in tre aree importanti per gli utenti: il tempo necessario per l'avvio del programma, quello per l'apertura e il salvataggio dei documenti, e la velocità di visualizzazione delle immagini grafiche, e in particolare di quelle contenute nelle presentazioni. Per questo motivo, è stato completamente riscritto il modulo OpenOffice.org Impress per la gestione delle presentazioni, che adesso offre funzionalità e prestazioni significativamente migliori rispetto alla versione precedente.
Il nuovo formato dei documenti Open Document
Particolarmente importante è il formato standard dei documenti – testi, fogli elettronici, presentazioni e documenti grafici – OpenDocument, basato su XML, aperto e libero da royalty, che può essere adottato senza alcun tipo di vincolo (a differenza di altri formati aperti, che possono essere adottati con le limitazioni che derivano dalla licenza con cui sono distribuite le specifiche del formato stesso).
“OpenDocument rappresenta l'opportunità di avere un formato aperto per le applicazioni di produttività, che è anche il motivo per cui ha ricevuto il supporto di tutte le organizzazioni per la definizione degli standard”, commenta James Governor, analista di RedMonk.
“Le suite per ufficio e i loro documenti sono fondamentali per l'attuale economia della conoscenza. Nel lungo periodo, le informazioni contenute nei testi, nei fogli elettronici e nelle presentazioni sviluppate dai dipendenti sono elementi critici per il funzionamento delle aziende”, afferma Michael Brauer di Sun Microsystems, Presidente del Comitato Tecnico OASIS per OpenDocument. “Oggi, per la prima volta nei 25 anni di storia delle suite per ufficio, le informazioni possono essere salvate in un formato aperto, standard e indipendente dal vendor”.
Open Document fornisce un unico schema XML per testi, fogli elettronici, presentazioni e documenti grafici, che adotta – se è possibile – gli standard esistenti come HTML, SVG, XSL, SMIL, XLink, XForms, MathML, e il Dublin Core. Open Document è stato progettato utilizzando il concetto di package, per consentirne l'utilizzo come formato nativo dei file per le applicazioni da ufficio, senza aumento delle dimensioni del file o perdita dell'integrità dei dati.
Per la gestione degli oggetti binari – immagini, oggetti OLE o altri tipi di media – che non sono supportati in modo nativo da XML, Open Document utilizza un “package file” (in formato ZIP standard) dove memorizza i contenuti XML insieme a tutti i dati binari associati.
Le estensioni dei file OpenOffice.org basati su Open Document sono le seguenti: OOT e OTT rispettivamente per i documenti di testo e per i template dei documenti di testo; OOS e OTS per i fogli elettronici e i template dei fogli elettronici; e OOP e OTP per le presentazioni e i template delle presentazioni.
PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: http://it.openoffice.org
Vola e fai volare con i gabbiani di OpenOffice.org: usalo, copialo e regalalo, è legale!
Per informazioni:
Le linee guida che hanno ispirato lo sviluppo della nuova versione
Queste sono le linee guida che hanno ispirato lo sviluppo di OpenOffice.org 2.0:
- Riduzione del costo di interoperabilità con Microsoft Office, per abbattere in modo significativo il costo di conversione tra le due applicazioni.
- Riduzione del costo di formazione, grazie al miglioramento delle funzioni orientate all'interazione tra i due programmi e all'abbattimento dei costi di migrazione.
- Miglioramento delle prestazioni all'avviamento del programma e nelle operazioni di apertura e salvataggio dei documenti.
- Miglioramento dell'usabilità, per aumentare la produttività degli utenti e il livello di soddisfazione che deriva dall'utilizzo del prodotto.
- Miglioramento della programmabilità, per semplificare l'automazione dei compiti tipici di una suite per ufficio e rendere il programma più facile da personalizzare sulla base delle esigenze individuali.
- Miglioramento dell'integrazione con i sistemi desktop, per semplificare l'utilizzo del programma da parte di quegli utenti che già conoscono il sistema operativo e offrire una migliore interoperabilità con le altre applicazioni desktop.
OpenOffice.org 2.0 ha un aspetto diverso, più facile e immediato per chi si avvicina per la prima volta alla suite. Le modifiche riguardano la struttura dei menù, le barre degli strumenti, l'interfaccia utente, la terminologia e la disposizione delle finestre. Inoltre, è stato ridotto il numero dei movimenti del mouse necessario per eseguire le operazioni, ed è stato individuato un modello coerente per tutti i moduli di OOo senza emulare le applicazioni concorrenti.
Infine, OpenOffice.org 2.0 offre prestazioni migliori in tre aree importanti per gli utenti: il tempo necessario per l'avvio del programma, quello per l'apertura e il salvataggio dei documenti, e la velocità di visualizzazione delle immagini grafiche, e in particolare di quelle contenute nelle presentazioni. Per questo motivo, è stato completamente riscritto il modulo OpenOffice.org Impress per la gestione delle presentazioni, che adesso offre funzionalità e prestazioni significativamente migliori rispetto alla versione precedente.
Il nuovo formato dei documenti Open Document
Particolarmente importante è il formato standard dei documenti – testi, fogli elettronici, presentazioni e documenti grafici – OpenDocument, basato su XML, aperto e libero da royalty, che può essere adottato senza alcun tipo di vincolo (a differenza di altri formati aperti, che possono essere adottati con le limitazioni che derivano dalla licenza con cui sono distribuite le specifiche del formato stesso).
“OpenDocument rappresenta l'opportunità di avere un formato aperto per le applicazioni di produttività, che è anche il motivo per cui ha ricevuto il supporto di tutte le organizzazioni per la definizione degli standard”, commenta James Governor, analista di RedMonk.
“Le suite per ufficio e i loro documenti sono fondamentali per l'attuale economia della conoscenza. Nel lungo periodo, le informazioni contenute nei testi, nei fogli elettronici e nelle presentazioni sviluppate dai dipendenti sono elementi critici per il funzionamento delle aziende”, afferma Michael Brauer di Sun Microsystems, Presidente del Comitato Tecnico OASIS per OpenDocument. “Oggi, per la prima volta nei 25 anni di storia delle suite per ufficio, le informazioni possono essere salvate in un formato aperto, standard e indipendente dal vendor”.
Open Document fornisce un unico schema XML per testi, fogli elettronici, presentazioni e documenti grafici, che adotta – se è possibile – gli standard esistenti come HTML, SVG, XSL, SMIL, XLink, XForms, MathML, e il Dublin Core. Open Document è stato progettato utilizzando il concetto di package, per consentirne l'utilizzo come formato nativo dei file per le applicazioni da ufficio, senza aumento delle dimensioni del file o perdita dell'integrità dei dati.
Per la gestione degli oggetti binari – immagini, oggetti OLE o altri tipi di media – che non sono supportati in modo nativo da XML, Open Document utilizza un “package file” (in formato ZIP standard) dove memorizza i contenuti XML insieme a tutti i dati binari associati.
Le estensioni dei file OpenOffice.org basati su Open Document sono le seguenti: OOT e OTT rispettivamente per i documenti di testo e per i template dei documenti di testo; OOS e OTS per i fogli elettronici e i template dei fogli elettronici; e OOP e OTP per le presentazioni e i template delle presentazioni.
PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: http://it.openoffice.org
Vola e fai volare con i gabbiani di OpenOffice.org: usalo, copialo e regalalo, è legale!
Per informazioni:
Italo Vignoli
PLIO - Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org
PLIO - Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org
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